Avvio
di campagne pubblicitarie che, come è già stato fatto per
importanti malattie a diffusione endemica, suggeriscono una serie di comportamenti
elementari per la prevenzione. Naturalmente l’obiettivo di queste
campagne deve essere la tutela del minore, obiettivo per cui occorre attuare
ogni mezzo umanamente possibile per evitare tutte le possibilità
di contatto sessuale e perversione da parte di adulti che presentino patologie
del tipo pedofilia o tendenze incestuose. Questo obiettivo si può
anche raggiungere suggerendo agli adulti che sentano crescere dentro di
sé desideri di questo tipo, di rivolgersi a personale specializzato,
onde cercare di non aggravare la situazione. Prospettare la possibilità
di prendere in carico da parte di strutture sufficientemente agili e qualificate
può servire a ridurre il senso di isolamento che spesso spinge
questi soggetti a non occuparsi dei loro disturbi. Inoltre problematizzare comportamenti che, in molte sottoculture e situazioni di degrado assai frequenti anche nel nostro paese non vengono ancora vissuti come patologici, può essere utile per ridurre da un punto di vista quantitativo la possibilità di incidenza del fenomeno. Si tratta di trasmettere, utilizzando degli strumenti adeguati, dei messaggi che evidenziano possibili comportamenti a rischio quali la promiscuità eccessiva e la necessità di mantenere una funzione genitoriale che funga anche da strumento di controllo verso una indifferenziazione di ruoli che spesso è la premessa di atroci invasioni nell’intimità di piccole vittime innocenti. |
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